Alicante e dintorni: l’Isola di Tabarca
L’Isola di Tabarca è un vero piccolo paradiso a poco più di 20 km da Alicante.
È l’unica isola abitata della Comunidad Valenciana, che in inverno conta una
decina di persone, ma in estate prende vita, visitata dai turisti per le sue
incantevoli spiagge.
Le sue acque inoltre sono parte di una riserva naturale, perché rocche di
biodiversità di fauna e flora. Insomma, un vero angolo di paradiso che merita
di essere visitato in una gita di un giorno da Alicante!
Come raggiungere l’Isola di Tabarca
L’isola è facilmente raggiungibile prendendo uno dei tanti traghetti che si
trovano al porto del Paseo Tomas y Valiente ad Alicante.
Da altri luoghi, là si può raggiungere da Santa Pola e prendere un simpatico
taxi acquatico giallo che in 20 minuti vi farà raggiungere il porto
dell’isola.
Cosa fare e vedere sull’Isola di Tabarca
Per iniziare, si può optare per una visita completa dell’Isola. Dal paese
parte un percorso ad anello che ti farà addentrare nella natura dell’Isla fino
a farti arrivare al faro. La natura è molto brulla e secca, ricca di
cespugli e cactus e non mancano gli uccelli marini di varie specie. Dal farò
potrete godere di una favolosa vista sul Mediterraneo: rimanete affacciati e
lasciatevi scompigliare dal vento, è davvero un momento mistico.
Rientrati in paese, potrete passeggiare per quelle simpatiche viuzze piccole
ma colorate. Si possono visitare la Chiesa barocca di Pietro e Paolo e
il Museo Cittadino. Nonostante le sue piccole dimensioni, Tabarca
nasconde un po’ di storia ben conservata è interessante da scoprire.
Il resto del pomeriggio non è male trascorrerlo in spiaggia. Potrete rimanere
vicino al paese oppure cercare una piccola caletta nella speranza di rimanere
da soli, ma ovunque troverete luoghi magnifici e un’acqua meravigliosa. Per i
più temerari, vengono organizzate in estate diverse immersioni e snorkelling
per godersi le meraviglie dei fondali.
Curiosità e storia dell’Isola di Tabarca
Per i Greci fu l’Isola Planesia e per i Romani l’Isola Planaria. Per anni fu
conosciuta dagli spagnoli come l’Isola dei Pirati, perché fino alla fine del
XVIII secolo veniva utilizzata come rifugio dei pirati barbareschi per le
incursioni nella costa.
Per questo il re Carlo III ne ordinò la fortificazione nel 1760 e la
ribattezzò “Isola Plana” o “Isola di San Paolo”, perché si pensò fosse il
luogo dove sbarcò l’omonimo santo. Ma in poco tempo venne rinominata “Nueva
Tabarca” perché divenute casa di un gruppo di liguri in fuga dall’Isola di
Tabarka, di pressi della Tunisia, i quali si instaurarono nell’isolotto,
protetti da re di Spagna.
Nel 1986 l’isola fu dichiarata Riserva Naturale, diventando la prima riserva
marina in Spagna. Essa è la casa di numerose specie di uccelli in via di
estinzione che qui possono trovare riparo: il birdwatching infatti è una delle
attività che si possono praticare sull’Isola.
Tabarca non è l’unica isola della zona: infatti, fa parte di un arcipelago che
comprende anche le isole La Cantera, La Galera e Nao. Tabarca ha una forma
allungata, più stretta al centro e viene divisa in due: El Poblato, la
zona urbanizzata da una parte, e El Campo, dall’altra la parte rimasta
più selvatica.
2 Comments
Bellissima Tabarca! Ci sono stata un paio di anni fa, e c'era una stradina ricoperta da ombrelli colorati, che oltre a far prendere un sospiro di sollievo dal caldo estivo, riempiva l'atmosfera di colori.
RispondiEliminaPartirei subito un'altra volta :)
Peccato non ci fosse più la stradina di ombrelli! Mi sarebbe piaciuta vederla! Forse non era ancora pronta, ci sono andata prima che partisse la stagione estiva :) anche io la rivedrei con piacere!
EliminaQuando commenti su Blogger, affidi a Google le tue informazioni.
Per saperne di più consulta il sito sulle Norme di privacy di Google. Qui trovi il sito aggiornato.